
Avete necessità di contattare un’agenzia investigativa, ma non sapete cosa aspettarvi? Normale. La figura dell’investigatore privato, nell’immaginario comune, è avvolta da un alone di mistero e romanticismo, in realtà il lavoro dei detective privati si sviluppa in un ambiente diametralmente opposto al suo immaginario comune.
Il mestiere dell’investigatore privato è regolamentato da diverse norme. La prima risale al 1931, ed è il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.). Nel primo comma dell’art.134 il Legislatore afferma che “senza licenza el Prefetto è vietato ad enti o privati di prestare opere di vigilanza o custodia di proprietà mobiliari od immobiliari e di eseguire investigazioni o ricerche o di raccogliere informazioni per conto di privati.”
Questo comma dice già una cosa importante: in Italia ogni investigatore privato deve avere licenza prefettizia. L’autorizzazione deve essere esposta nell’ufficio, sede dell’agenzia investigativa. In mancanza di questa autorizzazione siete davanti ad un abusivo, e quindi in violazione della legge.
Prima di affidare un incarico investigativo meglio controllare che abbia una licenza prefettizia e che sia valida! Le agenzie investigative, a differenza di quanto si pensi, non possono fare tutto e non sono al di sopra della legge, infatti gli investigatori privati possono ricevere l’incarico solo se viene conferito da una persona che ha un valido diritto da difendere.
Le più frequenti tipologie di indagini sono:
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attività di indagine in ambito privato, volta alla ricerca di informazioni richieste dal privato cittadino, anche per la tutela di un diritto in sede giudiziaria che possono riguardare, tra l’altro, gli ambiti familiare, matrimoniale, patrimoniale, ricerca di persone scomparse. La ricerca può prevedere anche il pedinamento legale, anche con l’ausilio di supporti GPS.
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attività di indagine in ambito aziendale, richiesta dal titolare d’azienda ovvero dal legale rappresentante o da procuratori speciali a ciò delegati o da enti giuridici pubblici e privati volta a risolvere questioni afferenti la propria attività aziendale, richiesta anche per la tutela di un diritto in sede giudiziaria, che possono riguardare, tra l’altro: azioni illecite da parte del prestatore di lavoro, infedeltà professionale, tutela del patrimonio scientifico e tecnologico, tutela di marchi e brevetti, concorrenza sleale, contraffazione di prodotti;
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attività d’indagine in ambito commerciale, richiesta dal titolare dell’esercizio commerciale ovvero dal legale rappresentante o da procuratori speciali a ciò delegati volta all’individuazione ed all’accertamento delle cause che determinano, anche a livello contabile, gli ammanchi e le differenze inventariali nel settore commerciale, anche mediante la raccolta di informazioni reperite direttamente presso I locali del committente;
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attività di indagine in ambito assicurativo, richiesta dagli aventi diritto, privati e/o società di assicurazioni, anche per la tutela di un diritto in sede giudiziaria, in materia di: dinamica dei sinistri, responsabilità professionale, risarcimenti sul lavoro, contrasto dei tentativi di frode in danno delle società di assicurazioni;
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attività d’indagine difensiva, volta all’individuazione di elementi probatori da far valere nell’ambito del processo penale, ai sensi dell’art.222 delle norme di coordinamento del Codice di procedura penale e dall’art.327bis del medesimo Codice;
Quello che unisce tutti gli ambiti sopra descritti è la presenza nel mandante di un interesse legittimo che giustifichi l’indagine, che può anche essere un diritto da difendere in sede giudiziaria. Per esempio, per un coniuge è possibile dare mandato ad un investigatore privato per pedinare il marito o la moglie per scoprire le evidenze di un’eventuale relazione extra coniugale, mentre non è possibile dare mandato per sapere cosa fa il vicino di casa quando esce la sera. Oppure un titolare d’azienda o il legale rappresentante può incaricare un investigatore privato per verificare che un dipendente non utilizzi fraudolentemente i permessi legge 104 per questioni private, invece di assistere un proprio caro. Invece, il titolare d’azienda non può dare mandato per controllare che i dipendenti facciano il loro lavoro, compito che deve essere svolto dal titolare stesso o da personale interno delegato.
Alla luce di queste poche informazioni, durante il colloquio con l’investigatore titolare di licenza, è buona norma illustrare tutta la situazione.
Il titolare di licenza investigativa, se vi sono gli estremi per eseguire l’indagine farà un preventivo di massima sul servizio e qualora venga accettato, allora, verrà redatto il mandato.
Nel mandato l’investigatore è tenuto a riportare i dati anagrafici del mandante, la data di incarico e di fine mandato, il tipo di indagine, il soggetto oggetto di indagine e il diritto da difendere che giustifica l’indagine.
Per concludere, diffidate di chi vi propone servizi illegali quali intercettazioni telefoniche, tabulati od altri servizi: eventuali reati commessi dall’investigatore per conto vostro li paghereste in solido!( nei prossimi articoli parleremo anche di questo fenomeno)
In definitiva, sia che vi serva un investigatore per far valere i vostri diritti (legittimi) ricercando prove da far valere in tribunale oppure vi serva solo togliervi un dubbio per prendere decisioni adeguate l’importante è che vi affidiate ad un professionista onesto ed esperto.
E non dimenticate, autorizzato!